Si dice che non esaurirà mai quella esigenza universale e senza tempo degli esseri umani di narrare storie, attraverso le parole, la musica, le immagini. Si dice anche che non finirà sinché ci sarà qualcuno che abbia voglia di raccontare e qualcun altro che avrà voglia di ascoltare. Semplice, ma straordinario se ci pensiamo bene. L’altro elemento indispensabile è il luogo dove fare accadere questo incontro, che poi diventa anche incontro multiplo, partecipe, dove gli sguardi inseguono i suoni, dove la curiosità si incontra con la sorpresa e l’emozione si fa respiro. Il Menotti ha trovato questo luogo all’interno della sua articolata architettura realizzando un intero piano a nuove occasioni di incontro diverse, ma connesse alle linee programmatiche del suo fare teatro, del suo fare cultura. Lo abbiamo definito e chiamato Spazio Atelier, ovvero laboratorio di idee senza definire modelli e confini e l’abbiamo riempito di contenuti originali, a volte insoliti. Un luogo limitato, o meglio concentrato, ma solo nelle dimensioni e non certamente per la ricchezza di proposte, che spazieranno dalla musica classica, jazz, pop, alla presentazione di libri e incontri culturali ed eno-gastronomici tutto all’insegna dell’originalità, della “prima volta”. Spazio Atelier sarà anche un luogo di studio e lavoro. Anzi sarà il primo co-working teatrale in Italia gratuito e aperto in molte ore della giornata e dedicato ai giovani studenti e creativi. E allora benvenuti in Atelier

 

Emilio Russo