Dopo il successo de IL COMPLEANNO di Harold Pinter nella passata stagione, il grande regista tedesco Peter Stein dirige una straordinaria compagnia mettendo in scena CRISI DI NERVI, ovvero tre atti unici di Anton Čechov. Gli atti unici del grande autore russo, ispirati alla commedia francese e al genere del vaudeville, sono stati rappresentati in tutto il mondo. Nelle tre opere esemplari che presentiamo, i personaggi di volta in volta si fanno prendere da crisi di nervi, si ammalano, sono preda di attacchi isterici o litigano in continuazione fra loro.
Ne L’Orso il protagonista quasi muore dalla rabbia, per un debito che non gli viene rimborsato da parte di una donna, che lui arriva a sfidare a duello, per finire in ginocchio a chiederle di diventare sua moglie.
Ne I Danni del Tabacco un presunto oratore deve tenere una conferenza sugli effetti negativi del tabacco, ma, tra starnuti e attacchi d’asma, confessa in realtà di voler mettere fine alla vita disastrosa che conduce come marito della propria moglie.
Ne La Domanda di Matrimonio il futuro sposo, per timidezza e altre difficoltà fisiche, non riesce a porre alla futura sposa la fatidica domanda, e anzi si mette a litigare con lei, che a sua volta gli ribatte a muso duro ed è preda di un attacco isterico quando lui cade svenuto per ipocondria.
Prima Nazionale
Produzione Tieffe Teatro Milano e Teatro Biondo Palermo
Regia Peter Stein
L’orso con Maddalena Crippa, Alessandro Sampaoli, Sergio Basile
I danni del tabacco con Gianluigi Fogacci
La domanda di matrimonio con Alessandro Averone, Sergio Basile, Emilia Scatigno
Assistente alla regia Carlo Bellamio
Scene Ferdinand Woegerbauer
Costumi Anna Maria Heinreich
Luci Andrea Violato
Dopo l’insuccesso delle sue prime due opere, il giovane Cechov giurò di non scrivere mai più per il teatro drammatico e decise di dedicarsi esclusivamente ai vaudeville. Questa circostanza ci ha regalato una serie di atti unici, pieni di sarcasmo, di comicità paradossale, di stravagante assurdità e di folle crudeltà, e che a loro volta sono diventati il terreno fertile per l’esperienza e la preparazione delle grandi opere della maturità dell’autore.
Nelle tre opere esemplari che presentiamo, i personaggi di volta in volta si fanno prendere da crisi di nervi, si ammalano, sono preda di attacchi isterici o litigano in continuazione fra loro.
Ne L’Orso il protagonista quasi muore dalla rabbia, per un debito che non gli viene rimborsato da parte di una donna, che lui arriva a sfidare a duello, per finire in ginocchio a chiederle di diventare sua moglie.
Ne I Danni del Tabacco un presunto oratore deve tenere una conferenza sugli effetti negativi del tabacco, ma, tra starnuti e attacchi d’asma, confessa in realtà di voler mettere fine alla vita disastrosa che conduce come marito della propria moglie.
Ne La Domanda di Matrimonio il futuro sposo, per timidezza e altre difficoltà fisiche, non riesce a porre alla futura sposa la fatidica domanda, e anzi si mette a litigare con lei, che a sua volta gli ribatte a muso duro ed è preda di un attacco isterico quando lui cade svenuto per ipocondria.
L’estrema comicità, l’esasperazione e gli eccesi di crudeltà utilizzati dall’autore, possono funzionare soltanto se accompagnati da un sottofondo realistico e psicologicamente giustificato. Comunque si tratta pur sempre di opere di Cechov. Sono questi i presupposti su cui gli attori hanno dovuto lavorare. Speriamo di averlo fatto con successo.
Peter Stein