Tratto da I sette contro Tebe
Con le attrici e gli attori di PoEM
Regia: Gabriele Vacis
Scenofonia e allestimenti: Roberto Tarasco
Produzione: PoEM impresa sociale/Artisti Associati centro di produzione Gorizia in collaborazione con UTIM
Durata spettacoli: 60 minuti
Al centro della scena, il coro dei cittadini di Tebe diventa testimone e amplificatore dell’assedio: da fuori preme il nemico, ma la minaccia vera viene da dentro. La guerra, come rivela il duello fratricida tra Eteocle e Polinice, è sempre guerra civile. Il testo di Eschilo si intreccia a voci contemporanee, dati sulle armi moderne, riflessioni sulla natura profonda del conflitto. I giovani attori di PoEM portano in scena i corpi e le emozioni della loro generazione, restituendo una visione intensa e complessa della guerra, vissuta come gioco dai maschi e tragedia dalle donne. Tra mito e attualità, lo spettacolo attiva un cortocircuito tra antico e presente, attraversato da autori come Brecht, Sun Tzu e James Hillman. La scena, nuda, è abitata da parole, danze, suoni. Il pubblico diventa parte di un rito che interroga il nostro tempo, trasformando la folla in protagonista, capace di volgere ogni evento – anche il più tragico – in spettacolo.