corso di Porta Vittoria, 6
Drammaturgia collettiva con i testi di Claudio Lamponi, Gentian Ndoja, Alex Sanchez ed Ivana Trettel.
In scena la compagnia composta da detenuti attori e dagli ex detenuti attori
Carlo Bussetti, Alfonso Carlino e Vittorio Mantovani interpreti della “Redazione dell’odio”, con Eleonora Cicconi
Costumi di Salvatore Vignola realizzati dagli allievi costumisti detenuti sotto la guida di Tommaso Massone Scenografia di Giovanni Anceschi e Ivana Trettel
Dipartimento Tecnico Marina Conti, Simona Venkova e Silvia Laureti
Cura del progetto di Nicoletta Prevost
Montaggio drammaturgico e regia di Ivana Trettel
Fotografia: Laila Pozzo
Opera Liquida, compagnia fondata e diretta da Ivana Trettel, formata da detenuti ed ex detenuti attori della Casa di Reclusione di Milano. Opera, porta in scena uno spettacolo potente, scritto prima della pandemia ma oggi più che mai urgente. È un visionario lavoro di drammaturgia collettiva scritto con gli attori reclusi utilizzando linguaggi artistici differenti e complementari, uniti nell’indagine sull’assurdità dell’odio. Lo spettacolo nasce dall’esigenza di confrontarsi con il conflitto. Quello che ci attornia, quello che è stato, quello che sarà e quello proprio, interno, quando ci eleggiamo a peggior nemico di noi stessi. In scena le sorprendenti opere dalle celebri colate rosse che interagiscono con gli attori a ridisegnare i mondi narrati e le loro prospettive, progettate per Opera Liquida dall’artista cinetico Giovanni Anceschi insieme a Ivana Trettel, a partire dalle sue “Tavole di possibilità liquide” del 1959.