di Raymond Queneau versione italiana di Umberto Eco
regia Emanuela Pistone
costumi Riccardo Cappello
luci e animazione grafica Gaetano La Mela
con (in o. a.) Francesco Foti, Emanuela Pistone, Agostino Zumbo
produzione Teatro Stabile di Catania
Finalista al premio “Le Maschere del Teatro Italiano 2024” come “Migliore Spettacolo 2023-2024” e vincitore del premio per la categoria “Migliori luci”
La regista Emanuela Pistone, nelle sue note di regia, scrive: “Raymond Queneau pubblica gli Exercises nel 1947: un banale episodio che si ripete per 99 volte, con altrettante variazioni, dà vita a un capolavoro di retorica e comicità. “Queneau ha inventato un gioco… si trattava di capirne le regole, rispettarle, e poi giocare la stessa partita con un’altra lingua” scrive Umberto Eco.
È stato il gioco la mia chiave di lettura per questa messa in scena. Ho ‘visto’ uno spettacolo a metà tra un circo e un Varietà, dove si susseguono numeri diversi tra loro, pezzi comici, canzoni, danze, qualche magia perfino, senza un filo conduttore che li unisca. In questo nostro circo della parola, in questo Varietà del linguaggio, gli interpreti si muovono su un’immaginaria pagina bianca dove, da un cumulo di lettere che mutano continuamente posizione, prendono vita le 40 variazioni che proponiamo. Anche i titoli di ogni variazione sono proposti in forma di gioco, attraverso la proiezione animata che introduce e chiude lo spettacolo. Insieme a me sul palco Francesco Foti e Agostino Zumbo, i migliori compagni di lavoro che potessi desiderare. Una grande sintonia, la giusta dose di divertimento, le molte improvvisazioni che hanno caratterizzato le nostre prove, hanno dato vita ai personaggi che interpretiamo. Ma attenzione, bisogna seguire regole ferree per giocare sul palcoscenico la partita di questo testo ardito e stuzzicante. Una sfida per qualunque attore voglia cimentarsi nella sua interpretazione, ma anche un invito rivolto al nostro pubblico ad abbandonarsi a giocare il gioco del teatro insieme a noi”.