MORO
I 55 GIORNI CHE CAMBIARONO L’ITALIA

scritto da Ferdinando Imposimato e Ulderico Pesce 
Con Ulderico Pesce 

Regia Ulderico Pesce 

Durata 60 minuti 

 ll 9 maggio del 1978, in via Caetani a Roma veniva ritrovato nel portabagagli di una Renault rossa il corpo dell’onorevole Aldo Moro crivellato da 11 colpi, dopo un rapimento durato 55 giorni.  

Il presidente della Democrazia Cristiana, venne rapito la mattina del 16 marzo 1978 in via Fani e i 5 uomini della sua scorta vennero uccisi da terroristi armati di mitragliatrici e travestiti con le divise del personale di volo dell’Alitalia.  

Gli uomini della scorta erano Raffaele Iozzino, Francesco Zizzi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Oreste Leonardi.  

Raffaele Iozzino, unico membro della scorta che prima di morire riuscì a sparare due colpi di pistola contro i terroristi, era di Casola di Napoli e proveniva da una famiglia di contadini. Raffaele, alla Cresima, aveva avuto in regalo dal fratello Ciro un orologio con il cinturino in metallo. Ciro, quella mattina del 16 marzo era a casa e da un’edizione straordinaria del telegiornale vide l’immagine di un lenzuolo bianco che copriva un corpo morto. Spuntava da sotto al lenzuolo soltanto il braccio con l’orologio della Cresima. Questa immagine è la radice prima del dolore di Ciro, protagonista dello spettacolo. Questo dolore diventa rabbia, e questa rabbia lo spinge a rintracciare il giudice Ferdinando Imposimato, titolare del processo, al quale chiede di sapere la verità. 

Uno spettacolo importante di teatro civile, che commuove e fa riflettere, dove la Storia si intreccia con le storie dei protagonisti e il lavoro documentario ai racconti privati.