COPRODUZIONE TRA FAMILIE FLÖZ, THEATERHAUS STUTTGART, THEATER DUISBURG E LESSING THEATER
UN’OPERA DI: ANDRES ANGULO, BJÖRN LEESE, JOHANNES STUBENVOLL, THOMAS VAN OUWERKERK, MICHAEL VOGEL
CON: ANDRES ANGULO, JOHANNES STUBENVOLL, THOMAS VAN OUWERKERK
REGIA: MICHAEL VOGEL
AIUTO REGIA: BJÖRN LEESE
MASCHERE: HAJO SCHÜLER
COSTUMI: MASCHA SCHUBERT
SCENE: FELIX NOLZE (ROTES PFERD)
VIDEO: MARAIKE BRÜNING, REINHARD HUBERT
MUSICHE: MARAIKE BRÜNING, BENJAMIN REBER
CANZONE “HOLD ON“: MARLENA KÄTHE
DISEGNO LUCI: REINHARD HUBERT
IDEAZIONE MUSICHE: DIRK SCHRÖDER
RESPONSABILE DELLA PRODUZIONE: GIANNI BETTUCCI
AMMINISTRAZIONE: DOREN GRÄFENDORF
ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE: CAROLIN HARTWICH
In una maestosa villa sul mare, tutto è pronto per la celebrazione di un matrimonio e della consequente festa. Dietro la villa, si nasconde un cortile, sporco e caotico, dove il personale lavora senza sosta per cucinare, preparare, sorvegliare, pulire, ordinare.
In un poetico equilibrio fra tragedia e comicità, gli adorabili personaggi di FESTE fanno del loro meglio per assicurare l’approvvigionamento e il perfetto funzionamento della magnifica casa sul mare. Condannati però a rimanere fra i deboli e i vinti, lottano per la loro dignità e il rispetto da parte dei ricchi padroni.
Ma improvvisamente il mare scompare, lasciando solo un deserto di sabbia e pietra. Per un momento, tutto si ferma. La musica, tuttavia, suona ancora e ancora più forte, perché la celebrazione dell’amore deve continuare con tutti i mezzi. FESTE è una favola per adulti senza parole. Una storia tragicomica sul perseguimento della felicità individuale – ma dietro la quale c’è di più: come gli angeli di Paul Klee, le maschere testimoniano con la loro silenziosa immobilità l’impetuosa follia del progresso.
“Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine cresce davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta.” (Walter Benjamin)
“Chi dice veramente che bisogna sventolare subito la bandiera rossa per parlare della quotidiana lotta di classe? Quando il meraviglioso gruppo teatrale Familie Flöz affronta questo tema nella Komödie am Kurfürstendamm al Teatro Schiller, bastano un paio di sguardi velenosi e gesti sardonici che il portiere e la donna delle pulizie rivolgono di nascosto al severo capo, e si capisce tutto: la loro dipendenza, il loro risentimento e la loro determinazione a non lasciarsi abbattere. (…) Tutti sanno che i ricchi sono sempre più ricchi e le montagne di spazzatura si accumolano fino in cielo. Non ci piace sentirlo, ma in FESTE vi si assiste con entusiasmo e gioia!”.
ERLINER ZEITUNG
È difficile da credere: alla fine ci sono solo tre attori in scena, uno basso, uno medio e uno alto. (…) Come accade di solito quando il teatro delle maschere Familie Flöz si esibisce come ospite al teatro di Duisburg, anche questa volta il pubblico del teatro tutto esaurito era molto entusiasta. L’applauso finale, che non era solo per i tre brillanti attori sul palco ma per l’intero ensemble, è un inizio promettente per la produzione...
RP ONLINE
In questa produzione dalle forti atmosfere c’è ancora una volta la poesia tipica dei Flöz, la malinconia, la magia, che qui si nascondono nella tragedia umana e che tuttavia può trasformare tutto in meglio. La Familie Flöz, con le sue maschere immobili e apparentemente rigide, riesce ancora una volta a salvarsi dall’abisso della vita e a trovare ancora qualcosa di simile alla felicità anche di fronte al destino incombente.
WAZ