“Non dovete far altro che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa essere continuamente irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, identificarvi col diverso”
La danza, fatta di corpo e anima, diventa mezzo potente per far rivivere il pensiero di Pasolini. Dalla donna-madre, pilastro della sua produzione poetica e cinematografica, alla libertà, dalla poesia, alla musica di Bach, con la quale crea un sodalizio artistico, fino alla sacralità del gesto, si attraversano testi e visioni dando vita ad un omaggio fatto di tensione e redenzione, sogni e utopie. Un affresco dell’umanità e dei suoi paradossi che nel passato, come nel presente, emozionano e aprono lo sguardo sull’esistenza.
Pasolini partiva dal corpo, il suo, asciutto e atletico, e dalla fame di corpi, quella che in tutta la sua opera confida, mostrandone luci e ombre. Attraverso personaggi, parole e immagini che popolano le sue opere, l’autore emiliano dona corpo al suo pensiero, restituendolo in opera d’arte dalle diverse chiavi di lettura.
Nella coreografia di Monica Casadei c’è anche il sole delle borgate romane, dove la vita pulsa, i bambini giocano, i giovani in vesti colorate sognano e lottano per i propri diritti. In “Pasolini-Fuochi segreti” si sente il calore di quel sole, si immagina l’azzurro del cielo e l’aria calda della primavera.