(The Birthday Party)
di Harold Pinter
traduzione di Alessandra Serra
con
MEG: Maddalena Crippa
STANLEY : Alessandro Averone
GOLDBERG: Gianluigi Fogacci PETEY: Fernando Maraghini MC CANN: Alessandro Sampaoli
LULU: Emilia Scatigno
Scene: Ferdinand Woegerbauer
Assistente alla regia: Carlo Bellamio
Luci: Andrea Violato
Costumi: Anna Maria Heinreich
Assistente alla produzione: Cecilia Negro
Produzione: TieffeTeatro Milano/TSV-Teatro Nazionale/Viola Produzioni
REGIA PETER STEIN
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BIOGRAFIA
regista e produttore
Peter Stein è uno dei più importanti registi teatrali e operistici in Europa. Ha raggiunto il successo con il Münchner Kammerspiele e si è affermato negli anni Settanta come direttore artistico della Schaubühne am Lehninerplatz di Berlino. Stein nasce a Berlino nel 1937. Si forma presso il liceo Lessing di Francoforte, città dove continua a studiare, in seguito, storia della letteratura e dellʹarte; approfondisce le medesime discipline anche a Monaco, dove frequenta regolarmente il Münchner Kammerspiele e rimane particolarmente colpito dagli spettacoli allestiti sotto la direzione di Fritz Kortner. Dopo aver completato gli studi, lavora come assistente di Kortner fino a quando, nel 1967, gli viene offerta l’opportunità di dirigere il suo primo spettacolo. La messinscena di Saved di Edward Bond riscuote immediatamente un enorme successo. L’anno seguente, tuttavia, Stein si dimette in seguito allo scandalo suscitato dalla sua spregiudicata interpretazione politica del Discorso sul Vietnam di Peter Weiss. Nel 1969 Stein arriva a Brema, dove il suo memorabile allestimento del Torquato Tasso di Goethe suscita scalpore. Nel 1970, insieme alla sua compagnia, si trasferisce a Berlino, dove è cofondatore della Schaubühne am Halleschen Ufer (oggi HAU). Qui ha la possibilità affermarsi e di lavorare con gli attori Jutta Lampe, Edith Clever e Bruno Ganz. Alcune delle produzioni più importanti di questo periodo sono Peer Gynt di Ibsen (1971), Il Principe di Hombourg di Heinrich von Kleist (1972), Esseri ingannevoli in via di estinzione di Peter Handke (1974) e Nemico di Classe di Nigel Williams (1981), oltre all’adattamento teatrale, nel 1980 a Berlino, dell’Orestea di Eschilo (riallestito nel 1994 in russo a Mosca), che è considerata la sua produzione più importante. Nel 1985, Stein decide di lavorare come libero professionista dirigendo come regista‐ospite importanti produzioni internazionali di prosa e opera lirica. I suoi allestimenti delle opere di Cechov (Tre Sorelle, del 1984, sempre per la Schaubühne, Il Giardino dei Ciliegi, 1989 e 1996, e Zio Vanja, 1996) riscuotono un enorme successo. Dal 1992 al 1997 è responsabile alla programmazione teatrale del Salzburger Festspiele. Dirige, in occasione dell’Expo 2000 di Hannover, Faust di Goethe, un progetto che coinvolge 80 interpreti per una durata di due giorni, con repliche a Berlino e a Vienna nel 2001. Nel 2007 si misura nuovamente con la produzione di un colossal, l’intero ciclo di Wallenstein di Friedrich Schiller, spettacolo di 10 ore con Klaus‐ Maria Brandauer nel ruolo del protagonista. Il metodo di Stein non è il prodotto di un’adesione dogmatica a principi di stile. Il punto di partenza è sempre una meticolosa e attenta analisi del testo, da cui scaturiscono gli aspetti più imprevedibili e, ora, riconoscibili dei suoi lavori. In particolare, la consapevolezza che il teatro ha un compito e una responsabilità eccezionali imprime alla sua opera una sconvolgente lucidità. Peter Stein vive attualmente in Italia con sua moglie, l’attrice Maddalena Crippa. Nel 2005 dirige Medea di Euripide, andata in scena a Siracusa ed Epidauro, Blackbird di David Harrower (2006) e Troilo e Cressida (due delle numerose produzioni del Festival di Edimburgo 2007), Elettra di Sofocle ad Epidauro e La brocca rotta di Kleist a Berlino nel 2008. Tra le opere liriche si segnalano: Mazepa di Tchaikovskij (2006), Eugene Onegin (2007) e Dama di picche per la Lyon Opera House; Il Prigioniero di Dallapiccola e Il castello del duca Barbablù di Bartók (2008) al Teatro alla Scala di Milano e a Vienna; Lulu di Alban Berg (2009), ancora per la Lyon e successivamente riallestito a Milano. I demoni, tratto dal romanzo di Dostoevskij, va in scena in anteprima (maggio 2009) nella sua tenuta di San Pancrazio, in Umbria e successivamente a Milano e in tournée mondiale nel 2010. Nel febbraio 2010 vince il Premio Ubu come “spettacolo
dell’anno”. Durante i 40 anni della sua carriera, Peter Stein è stato insignito di numerose onorificenze internazionali, compresa la nomina di Commandeur de l’Ordre des Artes et Lettres et Chevalier de la Légion D’Honneur di Francia. Ha ricevuto inoltre la laura honoris causa dagli atenei di Edimburgo, Valenciennes, Salisburgo, Roma e Jena. È stato decorato con l’Ordine al Merito di Germania e con la Medaglia Onoraria della città di Salisburgo.
Il Compleanno è stato messo in scena per la prima volta il 28 aprile 1958 all’Arts Theatre di Cambridge e diretta da Peter Wood, è una delle pièce più apprezzate e rappresentate di Harold Pinter che la scrisse a soli 27 anni, influenzato dal teatro dell’assurdo di Samuel Beckett e dalla lettura del Processo di Franz Kafka, di cui lo stesso Pinter realizzo nel 1993 una sceneggiatura cinematografica.
La vicenda di Compleanno parte da una situazione apparentemente innocua per poi sfociare nell’inverosimile per via dei suoi personaggi. Individui paurosi, isolati dal mondo in uno spazio ristretto, infelici ma al sicuro. Fintantoché non arriva qualcosa o qualcuno, a scuotere il loro pertugio e a rappresentare una minaccia, un teatro che mette in scena individui soffocati dalla repressione, spesso neanche consapevoli della loro condizione, anzi convinti di essere in effetti uomini totalmente liberi.
Peter Stein riprende dopo la sua fortunata edizione di RITORNO A CASA il suo personale viaggio nella straordinaria drammaturgia pinteriana e lo fa ancora con un testo giovanile del grande autore inglese e ancora con una cosiddetta “commedia della minaccia”, ovvero una commedia dall’inizio apparentemente normale che evolve in situazioni assurde, ostili o minacciose. In scena alcuni dei suoi attori più “fedeli” come Maddalena Crippa, Alessandro Averone e Gianluigi Fogacci.
Per TieffeTeatro è ancora una straordinaria occasione di collaborare con uno dei più grandi registi contemporanei dopo l’avventura meravigliosa de I DEMONI (2010) e la sua tournèe internazionale.
I 63 anni che sono passati dalla creazione del “Compleanno” di Harold Pinter non hanno tolto niente del suo effetto enigmatico ed inquietante.
Un tipo perdente con un passato non molto chiaro è raggiunto da questo passato, messo sotto terrore e con forza cambiato in un uomo che segue rigorosamente le regole ferree della vita quotidiana.
L’atmosfera di una minaccia continua non smette mai – come nella vita di tutti noi – di dominare qualsiasi azione, La domanda: chi siamo noi? Alla quale non possiamo mai rispondere perché una falsa o oscura memoria si mischia con la nostra voglia di metterci in scena, sta al centro di questo compleanno d’orrore.
Peter Stein