29 novembre

Produzione Tieffe Teatro Milano

MATER DULCISSIMA
Vita, amori e delitti di Leonarda Cianciulli, la Saponificatrice di Correggio

Di Amedeo Guarnieri

Regia di Alessandro Averone

Con Antonio Tintis, Alessandro Averone, Mimosa Campironi, Mauro Santopietro, Marco Quaglia, Gabriele Sabatini

Scene Alberto Favretto
Costumi Marzia Paparini
Musiche Mimosa Campironi
Luci Luca Bronzo

Mater dulcissima è liberamente ispirato alla vita di Leonarda Cianciulli che, a quasi cinquant’anni dalla morte (1970), resta una delle figure più affascinanti e controverse della cronaca nera della storia recente. Per molti, la «saponificatrice di Correggio» incarna ancora lo stereotipo della strega, della megera, il ritratto del diavolo in persona.

Ma prima che assassina, Leonarda è stata semplicemente donna e madre, nata e cresciuta nell’Italia meridionale, ai principi del Novecento, in una terra intrisa di magia e superstizione, maledizioni e sacrifici propiziatori, dove religione e pensiero esoterico si intrecciano in un groviglio inestricabile.

È il 1930, quando a seguito di un terribile terremoto, Leonarda e la sua famiglia sono costretti a trasferirsi nel piccolo paese di Correggio, al Nord, in un mondo culturalmente e socialmente completamente diverso.

Leonarda ebbe quattordici figli, tredici di essi morirono in culla e la vita del solo superstite divenne per lei un’ossessione, il bene supremo da difendere a tutti i costi. Rileggendo la vicenda sotto questa lente, il personaggio di Leonarda esce dalla cronaca per sprofondare nell’archetipo del mito, quello di una madre decisa a sfidare il destino e la morte per salvare la vita della sua creatura.

Riavvolgendo il nastro del magnetofono di Saporito, il professore del manicomio che la prese in cura nella sua struttura di Aversa, sprofondiamo in una vicenda dolorosa, poetica e grottesca, capace di mischiare fantasia, magia e umorismo nero.

Come un’eroina tipica della drammaturgia di Raúl Damonte Botana, in arte Copi, Leonarda si racconta ora come una bimba ferita, ora come donna in lotta contro una terribile malattia e le nefaste conseguenze della maledizione di sua madre.